Verso un formato scambiabile per EMG e P.E.

Renzo Bassi, Eligio De Vincenzi, Pierluigi Secchi
Servizio di Neurofisiopatologia.
Ospedale Civile di Legnago (VR)
       

Nonostante la sviluppo delle telecomunicazioni e dell’informatica medica , non esiste ancora alcun standard internazionale per l’immagazzinamento, recupero e scambio dei dati e grafici di un esame EMG o P.E..

Le apparecchiature presenti nel mercato non hanno la possibilità di leggere e di rielaborare un test effettuato con un apparecchiatura di un'altra ditta e talvolta di versioni precedenti prodotte dalla stessa ditta.

Con uno standard comune possiamo facilmente integrare non solo i dati dell’esame elettromiografico e di Potenziali Evocati, ma anche i database correlati (di patologia, della normativa, di anatomia ecc) e l’ambiente di refertazione. Si potrebbe anche collegarsi efficacemente con la cartella elettronica del paziente ed il sistema informativo della clinica o dell’ospedale.

Le esigenze principale per scambiare i file di EMG e P.E. riguardano :

1) Il controllo remoto -anche ongoing- degli esami eseguiti da operatori di una stessa organizzazione sanitaria (AUSL)

2) L’implementazione di una consulenza o un forum di discussione

3) Studi e collaborazioni internazionali per trials, normativi, nuove tecniche, lineeguida, ecc.

Il problema dello standard è stato sollevato a più riprese informalmente sia da privati, che da organizzazioni di settore, ma si è scontrato con la difficoltà delle ditte a scostarsi dal loro formato proprietario e ad abbracciare una formato comune.

Attraverso contatti con progettisti e ditte e un recente workshop sono state raccolte proposte per una standardizzazione del formato esportabile: formati complessi come european data format (.edf) e access (.mdb), ma anche grafici come window metafile (.wmf), .gif, .jpg e altri diversi come wave (.wav), .pdf e .html.

Si è evidenziata la possibilità di scambiare facilmente grafici di brevi periodi di un tracciato emg, di neurografia e di P.E. con files leggeri, leggibili in ambiente Windows ed esportabili in forma compressa. Questi files non rielaborabili ( se non parzialmente) coprirebbero gran parte dei nostri bisogni e sarebbero scambiati anche per mezzo di attachment ad una e-mail.

I tracciati emg specie di lunga durata , magari multitraccia e da ristudiare in dettaglio, richiedono una infrastruttura di trasmissione più veloce, l’istallazione di programmi specifici per la rielaborazione e quindi un accordo più impegnativo tra le ditte (che devono installare almeno programmi di trasformazione-compressione).

Viene quindi proposta l’adozione di uno standard minimo di generazione dei files dell’esame in formato grafico compresso scambiabile del tipo .JPG, che le Società di Neurofisiologia possono promuovere con una richiesta formale a tutti i produttori di apparecchiature EMG-P.E.

 

Pubblicazione su "E-Neuro": 22 aprile 2000
Corrispondenza con l'Autore: renzobassi@indicemedico.it

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